Biglietti per MOSTRE SENIGALLIA: DOISNEAU - CORREGGIO
Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera, Senigallia
Robert Doisneau: le Temps Retrouvé - Il Correggio ritrovato: la Sant’Agata di Senigallia
Mostre a Senigallia
Robert Doisneau: le Temps Retrouvé
Palazzo del Duca, Senigallia (An)
da giovedì 29 marzo a domenica 2 settembre 2018
Il Correggio ritrovato: la Sant’Agata di Senigallia
a cura di Giuseppe Adani
Palazzetto Baviera, Senigallia (An)
da giovedì 15 marzo a domenica 2 settembre 2018
Il Comune di Senigallia in Collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi propone per la primavera estate 2018 due grandi eventi espositivi visitabili, anche in giornate diverse, con un unico conveniente biglietto cumulativo.
NB: il biglietto cumulativo sarà valido per entrambe le mostre per tutto il periodo di esposizione e dà diritto ad un ingresso per ogni evento anche in giornate diverse
Robert Doisneau, Le temps retrouvé
Se oggi diamo per scontato che l’uomo della strada sia protagonista della fotografia, con la sua ironia e la sua autodeterminazione, se celebriamo la street photography come epitome del moderno, e la street culture come espressione più autentica del contemporaneo, tutto questo lo dobbiamo anche a Doisneau. Ma a renderlo un contemporaneo per eccellenza è il fatto che, nonostante le apparenze, in molti suoi scatti non vi è nulla di casuale e “rubato”. Molte infatti erano le immagini pianificate a tavolino fino all’ultimo dettaglio, immagini che dissimulano una naturalità che in realtà era messa in scena, precorrendo così un linguaggio assolutamente attuale per la fotografia. Se pensiamo alle recenti tendenze della fotografia di moda e pubblicitaria contemporanea - che sempre più imitano il linguaggio diffusosi con l’avvento di Internet e dei social media, dove il quotidiano è sapientemente costruito con naturalezza che è solo pretesa, dove alto e basso, formale ed informale si mischiano - ci rendiamo conto di quanto Doisneau abbia anticipato i tempi. Persino la già citata foto “Le Baiser de l'hôtel de ville”, che a prima vista potrebbe sembrare lo scatto casuale per eccellenza, fu invece posata. Doisneau, dopotutto, proveniva dal mondo della grafica e della pubblicità, ed è in quest’ambiente che imparò a comporre le immagini nel modo più leggibile per l’occhio.
Il Correggio Ritrovato: La Sant'Agata di Senigallia
Definito “il pittor delle Grazie”, Antonio Allegri detto il Correggio (1489-1534), figlio geniale del magistero leonardesco, ha saputo portare la vivezza della pittura, i moti dell'animo, le libertà dei corpi nelle pale d’altare e nelle immense cupole celestiali, così come negli amori ricchi di intensità erotica e non da ultimo nei visi profondamente espressivi dei suoi soggetti femminili, guadagnandosi la stima del Vasari che scrisse “tengasi pur per certo che niuno meglio di lui toccò i colori” e ancora aggiunse “certissimamente Antonio meritò ogni grado et ogni onore da vivo, et ogni gloria dopo la morte”. La Sant’Agata “di Senigallia” - martire patrona di Catania - non è da meno ed è ritratta dal Correggio in un momento di contemplazione dei simboli del suo martirio. Il leggero mantello che le avvolge il collo, il volto di grande bellezza, la capigliatura soffice e ordinata, la collocano alla metà degli anni ‘20 del Cinquecento. Anche se ancora non è nota la committenza e la prima destinazione della Santa, la tavola si pone nel pieno della maturità del pittore e a diritto può essere considerata come fosse una prima prova per capolavori come l'Adorazione degli Uffizi, lo Sposalizio mistico di Santa Caterina del Louvre, la Santa Caterina leggente di Hampton Court, e a ritratti femminili che hanno caratteristiche simili a quelle della Sant'Agata.
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