ore. 19.00
POMARANCE - I Casalini
Idra Teatro, ILINX, Officine Papage, Settimo Cielo. Flausen+
TRANSLOCAL 02 When global meet local
Francesco Colaleo, Maxime Freixas, Simina German, Lex Shcherbakov
co-produzione Idra Teatro, ILINX, Officine Papage, Settimo Cielo. Flausen+
Un progetto di coproduzione internazionale che ha come tema "le urgenze globali che si riverberano nei contesti locali”. Gli artisti hanno elaborato un dispositivo scenico che di volta in volta si trasforma in rapporto al territorio che incontra, coinvolgendo nello spettacolo i cittadini e rendendoli protagonisti. Le tematiche più sentite al livello locale diventano così materiale per tracciare un quadro complesso di come si sta sviluppando l’Europa ed i suoi cittadini nella prospettiva di una transizione sociale ed ecologica che non lasci indietro nessuno. Un processo di co-creazione che genera di volta in volta spettacoli diversi ed unici all’interno di un frame creativo precostituito. Un lavoro transdisciplinare che coinvolge artisti provenienti da paesi diversi (Italia, Francia, Germania e Russia) e da esperienze molteplici come la danza, l’arte visiva contemporanea, il teatro di regia russo, il teatrodanza. Un grande affresco vivido e reale di come si sta sviluppando il nostro mondo alle porte di una trasformazione ormai necessaria.
ore 21.15
POMARANCE - spettacolo itinerante nel Marzocco
Compagnia Minimal
LA VIA DELLE RADICI
regia e adattamento testi Angela Ameli e Marco Gistri
con Eva Guerrieri, Eleonora Cherici, Elena Rossi, Loredana Magni, Ilia Madotto, Alessia Cerri, Diamante Fidanzi, Olivia Riondino, Rita Cappellini, Federica Sprugnoli, Sofia Bardotti, Amalia Costagli, Tiago Ghilli, Carlo Schivo, Gabriella Franchini, Claudia Manghetti
“La via delle radici” è la performance conclusiva del percorso di educazione alla teatralità XFORMARE a cura di Compagnia Minimal, iniziato ad ottobre 2023. Nel corso del laboratorio è emersa la necessità di parlare, agire e confrontarsi con il tema “radici”, inteso in tutte le sue possibili declinazioni e significati. Un’urgenza sentita in particolare dai giovani allievi, che avvertono il paese un po’ come una “gabbia”. Il loro pensiero prevalente è andarsene lontano, dal già noto, dall’abitudine, dalla routine, che pur percepita come rassicurante e confortevole, rappresenta una limitazione all’espansione e alla crescita personale. Seppure forte è il desiderio di andare, è altrettanto chiara la necessità di tenere aperta la possibilità di ritornare, mantenendo anche a distanza, legami forti con le proprie radici. È quindi importante saperle riconoscere queste radici, scoprirle, sviscerarle, analizzarle, uscendo anche dai soliti schemi mentali e letterali. “La via delle radici” è una via antica, una via di connessione con le proprie origini, legata al passato ma proiettata verso il futuro, una strada che non vuole essere mai interrotta, ma solo se necessario, sospesa.