L'Associazione Diamo Colore alla Ricerca in collaborazione con Assminerva sezione MinervAArte presenta "Il Berretto a Sonagli" di Luigi Pirandello.
Serata benefica per la raccolta fondi a beneficio della O.N.L.U.S. Associazione Italiana Parkinsoniani _ Diamo Colore alla Ricerca
L’Associazione Diamo Colore alla Ricerca è una ONLUS, diretta emanazione di AIP - Associazione Italiana Parkinsoniani.
Persegue l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull’importanza della ricerca sul morbo di Parkinson e nella raccolta di fondi per finanziare e sostenere la stessa.
L’alleanza tra arte e ricerca scientifica ha, da sempre, consentito di lanciare chiari messaggi di solidarietà.
Arte e Ricerca sono infatti un binomio che spesse volte si è proposto all'attenzione del pubblico come preziosa occasione di riflessione e sostegno nei confronti di problematiche dai forti risvolti sociali.
Il mondo dell'arte è attento alle sollecitazioni del nostro tempo e l’espressione artistica smuove gli animi delle persone più sensibili contribuendo a far crescere l’attenzione attorno al lavoro dei ricercatori che si occupano del morbo di Parkinson.
Nata dalla volontà di Luigi Sigorini, attivo presidente e promotore, con il sostegno di Gian Mario Zana e Massimo Ferrari sensibili alle problematiche sociali e consapevoli del vuoto che spesso circonda chi si trova ad affrontare la malattia.
L’Associazione gode del patrocinio di:
• Regione Lombardia
• Provincia di Bergamo
• Comune di Bergamo Assessorato Cultura e Spettacolo
• Accademia Belle Arti Tadini di Lovere
• Comune di Lovere
• Comunità Montana Alto Sebino.
L’Associazione Culturale MinervaAArte è impegnata nel sociale che sostiene attraverso l’arte nelle sue varie espressioni: teatro, pittura, scultura, musica, fotografia, poesia, letteratura.
Parte integrante dell’Associazione è la compagnia teatrale “Zuppa di Pietra”, diretta da Mauro Pulcinella, artista contemporaneo attento a varie forme espressive, conosciuto per le sue installazioni, opere globali e coinvolgenti.
La scenografia creata per “il Berretto a Sonagli” si pone come struttura ricca di simbolismi subliminali, realizzata con materiali di recupero che tornano in scena per far vivere l’opera teatrale.
Gli attori scelti provengono da esperienze professionali diverse, possiedono un carisma talmente caratterizzante da offrire un codice di lettura nuovo della commedia.
“La più perfetta commedia di Pirandello”, così Leonardo Sciascia ha definito “Il Berretto a Sonagli”.
Pirandello la definiva “una commedia nata e non scritta”: viva, non costruita, a sottolineare il contrasto tra il sotterraneo fluire dei sentimenti e la rigidità delle forme che li imprigionano, tra verità e dissimulazione. Contrasto che trova nello scrivano Ciampa, personaggio in apparenza grottesco ma in realtà vivo, lucido, capace di cambiare, una delle espressioni più moderne di tutta la galleria degli “eroi” pirandelliani.
La rappresentazione è dominata dalla percezione che Ciampa impone di un cambiamento in corso, progressivamente più reale e credibile, attraverso un crescendo di emozioni che, alla fine, rende il personaggio meno straziante ma straordinariamente reale e concepibile, un tale “bipolarismo” che attrae e affascina lo spettatore. La forte personalità di Beatrice la fa apparire non vittima della situazione ma vittima del suo stesso disegno perché non motivato da una leva sana: la vendetta.
Il Delegato con i suoi inverosimili manierismi, a sottolineare l’ambiguità e l’indecisione, offre un’idea perfetta dello scenario sociale in cui i due interpreti si ritrovano soli a risolvere un dilemma personale.
A questo si aggiunge la laconica e dubbia volontà, di Fifì e degli altri personaggi, a capire inutilmente; ciò amplifica l’effetto di desolazione intorno ai due “antagonisti”.
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