STEFANO BOLLANI
in
PIANO VARIATIONS ON JESUS CHRIST SUPERSTAR
dell’album originale, la versione inedita di Bollani del capolavoro di Lloyd Webber e Tim Rice
All’età di 14 anni Stefano Bollani vede il film Jesus Christ Superstar.
Si innamora immediatamente della musica, della storia, dell’atmosfera delle scene e del calore e della profondità dei forti personaggi a tutto tondo. Impara presto i testi delle canzoni, ma quasi non si azzarda a suonarne la musica in quanto troppo rispettoso dell’originale.
Eppure ha una gran voglia di farlo.
L’unica soluzione è creare una sua versione completamente diversa dall’originale.
Dopo oltre trent’anni a fare musica di ogni tipo, Bollani si decide a registrare la sua interpretazione del capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice.
“Ho scelto la forma del pianoforte solo, perché la storia d’amore è tra l’opera rock e me – spiega Bollani – e una storia d’amore cresce in bellezza se resta intima”.
Grato per l’eccezionale permesso ricevuto da Andrew Lloyd Webber di reinterpretare la sua opera cult, si è liberamente, ma rispettosamente, avvicinato al capolavoro improvvisando sui motivi originali e sulle canzoni seguendo il suo guizzo giocoso e il suo spirito musicale, formato dalle tante tradizioni musicali, dai tanti generi e incontri che hanno influenzato, forgiato e consolidato quello che è considerato il suo linguaggio musicale.
Anche durante i concerti, quando interpreta la sua versione di JCS, Bollani, desidera rispettare la struttura narrativa di ciò che considera “la storia più affascinante mai raccontata” su amore e odio, fedeltà e tradimento, vita e morte.
Vuole che il suo pianoforte racconti e canti la storia, per veicolare le emozioni profonde e arcaiche, così come le domande estreme e senza risposta dell’opera originale.