Lo spettacolo “Tutto quello che non avreste voluto sapere sulla donna… ma io ci tengo a dirvelo” di Debora Villa parte da poche e semplici domande: qual è la situazione della donna ai giorni nostri? È davvero cambiata dai tempi delle caverne o ci sono ancora inquietanti analogie con le nostre sorelle preistoriche? Come siamo finite qui? Da dove arriviamo? Chi siamo veramente?
Per rispondere a questi annosi quesiti Debora Villa vagabonderà nella storia antica a recente, nella letteratura, nelle favole e nelle cronache, nel cinema, nelle pubblicità e nelle canzoni in tutto quello che serve per cercare di capire perché, nonostante tutto questo cianciare di femminismo, diritti delle donne e quote rosa fa più notizia Patrizia D’Addario (che tutti sappiamo chi è) di Anna La Sorella che ha scoperto il gene contro il tumore al cervello.
Lo spettacolo è una straordinaria arringa in difesa dell’universo femminile, una sorta di manifesto femminista che ripercorre l’affermazione della donna da Adamo ed Eva ai giorni nostri, passando dalla De Filippi ai social network, dai grandi filosofi alle pubblicità.
Debora Villa intraprende un viaggio comico per dimostrare che il sesso debole non è la donna.
“Tutto quello che non avreste voluto sapere sulla donna… ma io ci tengo a dirvelo” si inserisce nel Festival Fragole e Pomodori promosso dall’Aps me.dea e dal Teatro Sociale di Valenza, per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne.
Il ricavato, infatti, sarà devoluto all’Aps me.dea che da 13 anni lavora per contrastare e prevenire questa piaga sociale, attraverso due centri antiviolenza e una rete di case di protezione per donne vittime di violenza.