Compagnia Abbondanza/Bertoni
FEMINA
di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
coreografia Antonella Bertoni
con Sara Cavalieri, Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas, Ludovica Messina Poerio
disegno luci Andrea Gentili
direzione tecnica Claudio Modugno
organizzazione, strategia e sviluppo Dalia Macii
amministrazione e coordinamento Francesca Leonelli
comunicazione e ufficio stampa Francesca Venezia
produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
con il sostegno di MiC - Ministero della Cultura, Provincia autonoma di Trento, Comune di Rovereto, Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto
durata 60'
Plaudere: captatio benevolentiae o j’accuse?
Al principio fu il battito:
Ironico battimano,
cacciatrici a stanare la preda
o inizio di un rituale sabbatico.
Il loop insistente e geometrico
comprime ed obbliga
sostenendo e generando partiture
rigorosamente formali,
lasciando così momentaneamente celata
all’animo muliebre l’essenza.
Nello svolgimento dell’azione
scorre una chirurgica
autoflagellazione coreografica
sempre in ascolto
di un tempo comune e di condivisione.
Contemporaneamente battitrici e battute,
tengono conto del monito
riportato da Plutarco
“Batti ma ascolta!”.
Con un travestimento posticcio
e movenze minimali
il flusso ci porta
nel gioco dell’identità femminile,
effeminando, maschizzando, disimbambolando le quattro interpreti.
Scorporazione e incorporazione di se stesse e l’altra:
due poli,
due luoghi fisici
sulle rive opposte dello stesso fiume.
Complici del loro stesso apparire si specchiano l’una nell’altra
restituendo movenze specchiate,
compresse e rivestite da un accompagnamento sonoro
che magnetizza e fluisce
senza alcuna reale interruzione
né spazio per la melodia
ma solo per l’aridità del ritmo.
“Femina” è lo spazio di traduzione e allucinazione
in quadro scenico di possibili forme e nomi
del donnesco e femmineo mondo contemporaneo.