Tuttoteatro.com
NO
prima nazionale
di e con Annalisa Limardi
sound design Saverology
occhio esterno Penelope Morout
con il sostegno di Centro Servizi Culturali S.Chiara, AriaTeatro ETS, Pergine Festival e Tuttoteatro.com
durata 40'
Questo progetto nasce dalla necessità di rielaborare delle ferite profonde riguardanti situazioni di abuso, in cui i miei confini personali e intimi sono stati oltrepassati senza che io potessi difendermi. Riportare alla luce queste ferite ha scatenato in me un processo di autoanalisi di molte dinamiche che ritrovo nella mia vita in cui anche nel piccolo il confine viene costantemente minato. A questo punto, però, ho dovuto constatare che in me ci fosse un’estrema difficoltà nel riconoscere questi confini, e che di conseguenza fosse enormemente faticoso esprimerli e difenderli.
NO è ciò che troppo spesso avrei voluto dire e non ho detto, forse per vergogna, per paura, per incoscienza o per ingenuità. È un tema che mi riguarda personalmente, per la mia storia di vita individuale, ma sento che ha a che fare anche con un discorso più ampio, generale. Anzi, diciamo pure “di genere”. Perché penso che le radici di questa paura ad alzare la voce, di questo bisogno di essere ubbidiente e devota pur di essere accettata, siano di natura sociale e abbiano un impatto maggiormente violento sulle persone socialmente riconosciute come femmine.
In scena, una performer incontra le richieste del mondo esterno, personificate da un microfono, ma è vittima di esso, che fa della domanda una pretesa che non aspetta risposta, molestandola verbalmente e fisicamente. Trova la forza di agire nel momento in cui si permette di ribellarsi e se ne impossessa attivamente, diventando soggetto che fa sentire la sua voce.