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Biglietti per SISTEMA MUSEALE COMUNE DI FANO

 
Sistema Museale Comune di Fano
 
 
 1. MUSEO DEL PALAZZO MALATESTIANO
 
Le raccolte civiche di Fano sono conservate all’interno del monumentale Palazzo Malatestiano, voluto da Pandolfo III Malatesti, ed edificato nella prima metà del Quattrocento. Si accede alla struttura da Piazza XX Settembre, attraversando l’antico Arco Borgia-Cybo ed oltrepassando l’androne. Prima di proseguire lungo lo scalone, l’occhio è rapito dalla bellezza della prospiciente Corte Malatestiana.
Il percorso di visita è suddiviso in quattro aree principali: la Sezione Archeologica, la Sezione delle Ceramiche e Numismatica, Pinacoteca, Sala Morganti, quest'ultima destinata all'esposizioni temporanee. Pinacoteca. Il Museo documenta quindi un vasto arco cronologico: dai reperti preistorici e protostorici della zona di Fano al periodo romano di Fanum Fortunae, dalla pregevole collezione di pitture di scuola locale, veneta, bolognese e romana del XV, XVI e XVII sec., fino all’arte contemporanea, rapresentata dalla nuova sezione di fotografia dislocata nelle varie sale.
Il nucleo originario delle collezioni risale al XVIII secolo ed è costituito dai reperti archeologici provenienti da ritrovamenti avvenuti nella città e nel territorio, dalle opere provenienti dalle chiese del territorio, acquisite in seguito alla soppressione di corporazioni ed enti ecclesiastici, alle quali si aggiunsero nel tempo lasciti e donazioni.
 
Orario
Lunedì  CHIUSO
martedi - sabato 9.00 -13.00 / 18.30 - 22.00
domenica e festivi 10.30-12.30 / 18.30 - 22.00
 
Tel. +39 0721 887845
museocivico@comune.fano.ps.it
 
2. MUSEO DELLA VIA FLAMINIA DI FANO
 
Il museo nasce nel 2016 come spazio di immersione digitale, permettendo al visitatore un viaggio virtuale e immersivo alla scoperta della città di Vitruvio e dell’antica via Flaminia, da Fano fino a Cantiano. Si trova in un contesto unico, poiché è ospitato all’interno della quattrocentesca chiesa di San Michele, edificata sui resti di uno dei due torrioni che inquadrano la porta augustea. Il complesso monumentale di cui fa parte, destinato in parte ad una sede distaccata dell’Università di Urbino, riqualificato nel 2005 e già destinato a spazio espositivo a seguito degli scavi archeologici del 2006-2007 - in parte visibili nel percorso di visita assieme ad alcuni materiali recuperati - riesce a raccontare il passato dell’antica Fanum Fortunae, con la peculiarità aggiuntiva di poter fruire di contenuti in realtà aumentata e tridimensionale, che grazie alla multimedialità collegano e proiettano la città anche nel territorio della via Flaminia marchigiana.
Nell'ambito del aggiornamento e ampliamento del percorso museale del 2021, è stato realizzato anche il Web Museum Via Flaminia: l'allestimento virtuale dei contenuti disponibili presso il museo è fruibile anche da remoto.
 
Orario
venerdì 17.00 - 20.00
sabato, domenica e festivi 10.00 - 12.00 / 17.00 - 20.00
 
tel. +39 0721 887845
 
 
3. AREA ARCHEOLOGICA DI SANT' AGOSTINO
 
Tra il 1840 e il 1842 presso la chiesa di Sant'Agostino a seguito di lavori, emersero delle antiche strutture murarie romane inglobate sotto il convento che un tempo ospitava il Seminario Diocesano.
Nei decenni successivi e fino al 1966 furono realizzate ulteriori campagne di scavo che misero in luce una compagine architettonica estremamente articolata e variamente interpretata dagli studiosi.
Tra il 1994 e e il 1996, sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, ad opera dei volontari dell'Archeoclub di Fano furono attuati lavori di sterro e pulitura dell’area archeologica e nel 2011 fu effettuata la pulizia e catalogazione dei reperti, principalmente oggetti di uso quotidiano e monete, che testimoniano una continuità di insediamento dalla tarda epoca repubblicana a quella medioevale.
I resti visibili oggi sono soltanto parte di quelli venuti alla luce nel 1840 e sono distribuiti in diversi ambienti via via messi in sicurezza.
A circa due metri sotto il livello stradale attuale, si conservano un grosso muro perimetrale esterno lungo trenta metri ed alto quattro, articolato in pilastri e finestre, una struttura radiale composta da pilastri quadrangolari legati, tramite degli archi, a muri di pianta trapezoidale e una grande esedra cui si affianca un ambiente porticato voltato.
Il criptoportico aveva la funzione di sostenere i piani superiori, ma anche quella di ricoprire un ruolo importante nell’economia delle funzioni praticate nell’edificio, per il quale si è ipotizzata la suggestiva identificazione con la famosa Basilica civile realizzata dall’architetto Vitruvio Pollione. Altra ipotesi è che qui sorgesse il tempio della Fortuna, il complesso santuariale dedicato alla divinità fanese eponima, Fortuna.
La documentazione epigrafica mostra un'attività edilizia, nel complesso, dal I secolo a.C. al III-IV secolo d.C.
 
Modalità di visita
Visite accompagnate a cura del Comune di Fano nei seguenti orari:
Sabato e Domenica 18.30-22.15
 
Le visite, accessibili a gruppi di massimo 20 persone, avranno luogo ogni 45 minuti e saranno suddivise in turni come segue:
 
1° TURNO: 18.30 - 19.15
2° TURNO19.15 - 20.00
3° TURNO 20.00 - 20.45
4° TURNO 20.45 - 21.30
5° TURNO 21.30 - 22.15
 
Prenotazione obbligatoria al tel. 0721/887845 in orario di apertura del Museo del Palazzo Malatestiano
 
I biglietti sono acquistabili fino a 15 minuti prima del turno di visita presso il Museo del Palazzo Malatestiano e presso il Museo della Via Flaminia nei rispettivi orari di apertura.
 
 
4. SALA MORGANTI DEL MUSEO DEL PALAZZO MALATESTIANO
 
PIETRO PERUGINO A FANO
‘Primus pictor in orbe’
Fano, Palazzo Malatestiano, sala Morganti
7 dicembre 2023 – 15 settembre 2024
a cura di Anna Maria Ambrosini Massari
con Emanuela Daffra
 
Torna in città, dopo un grande lavoro di restauro, la Pala di Durante, opera identitaria per Fano, conosciuta anche come Pala di Fano, dipinta da Pietro Perugino, il più grande maestro del suo tempo.
Il Palazzo Malatestiano di Fano ospiterà la mostra-dossier fino al 15 settembre 2024.
Un ritorno molto importante e atteso, degna conclusione delle celebrazioni dei cinque secoli dalla morte di Pietro Vannucci, universalmente noto come Pietro Perugino. La Pala di Durante rientra alla sua sede, infatti, dopo un mirabile restauro condotto da un laboratorio di eccellenza, quale è l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, che attirerà l’attenzione internazionale su uno dei capolavori del maestro umbro, al suo tempo considerato ‘il primo pittore al mondo’, come lo descrive anche il contratto redatto a Fano.
La mostra, curata da Anna Maria Ambrosini Massari con Emanuela Daffra, è realizzata dal Comune di Fano, in collaborazione con l'Opificio delle Pietre Dure e con il contributo della Regione Marche.
‘Primus pictor in orbe’: ‘primo pittore al mondo’, così viene descritto Perugino nel contratto del 1488 che lo portava a lavorare a Fano dove avrebbe realizzato due opere eminenti: la Madonna con il bambino in trono e i santi Giovanni Battista, Ludovico di Tolosa, Francesco, Pietro, Paolo e la Maddalena, detta Pala di Durante, e l’Annunciazione.
La Pala di Durante, dipinta a olio su tavola, fu eseguita per l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria Nuova di San Lazzaro e fu realizzata a più riprese, tra il 1488 e il 1497. È così definita dal nome che compare nell’iscrizione sul piedistallo ai piedi della Vergine: Durante di Giovanni Vianuti, che nel 1485 fece un lascito ai frati Minori Osservanti, il cui convento venne più tardi trasferito nell’attuale sede della chiesa di Santa Maria Nuova.
Il pannello principale raffigura la Madonna con il Bambino seduta su un alto trono con ai lati i santi. Il gruppo è disposto all’ombra di un chiostro rinascimentale, aperto sullo sfondo verso un luminoso paesaggio collinare. A completamento della pala, una lunetta con Cristo in Pietà tra i dolenti e santi Nicodemo e Giuseppe d’Arimatea e una predella con cinque Storie della vita della Vergine, alla cui realizzazione o perlomeno progettazione grafica, alcuni storici dell'arte ritengono che abbia collaborato il più geniale allievo di Perugino e futuro protagonista della scena artistica, Raffaello Sanzio, allora appena quattordicenne.
La mostra-dossier consente di vedere come mai prima la Pala e ogni sua sezione, attorno a cui saranno disposti resoconti dell’eccezionale restauro e confronti fondamentali, grazie a riproduzioni digitali.
Il percorso espositivo, e le sue ricostruzioni virtuali e riproduzioni, raccontano i momenti che comprendono l’attività fanese, dallo scorcio degli anni Ottanta per arrivare alla conclusione della Pala di Durante nel 1497, quando Perugino era all’apice della carriera.
L’epocale restauro, curato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ha riportato la Pala al suo splendore ed ha permesso di approfondire lo studio dell'opera del Perugino, attraverso un’estesa campagna di indagini diagnostiche, radiografiche, fotografiche e multispettrali e dell’esame dei manufatti al verso, ad opera di un gruppo di lavoro multidisciplinare di restauratori specializzati, storici dell’arte, esperti scientifici e fotografi.
Sezione di centrale importanza, è quindi quella relativa alla documentazione del restauro, fonte indubbiamente di molte nuove e ulteriori acquisizioni e precisazioni.
 
Orario
lunedì CHIUSO
martedì - domenica e festivi: 18.30 - 22.00 
 
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Comune di Fano logo
 
Info
Tel +39 0721 887845
museocivico@comune.fano.pu.it
 
 
Museo Archeologico e
Pinacoteca del Palazzo Malatestiano
Piazza XX Settembre, 4
61032 Fano (PU)
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