Biglietti per TEATRO SOCIALE NOVAFELTRIA
Stagione di Teatro contemporaneo 2025
Teatro Sociale
NOVAFELTRIA
STAGIONE DI TEATRO CONTEMPORANEO 2025
La stagione teatrale 2025 è curata da Teatro Patalò
in collaborazione con ATER Fondazione
con il contributo del Comune di Novafeltria e della Regione Emilia-Romagna.
Biglietteria presso il Teatro Sociale:
lunedì ore 10-13 e su appuntamento
Nei giorni di spettacolo aperta due ore prima dell’inizio
✓ Possibilità di utilizzare Carte Cultura e Carta del Docente esclusivamente attraverso la prevendita online.
✓ Il teatro è accessibile a persone diversamente abili e in sedia a rotelle.
Info
Tel. +39 3761 531172 | 0541 921935
info@teatronovafeltria.it
Teatro Sociale Novafeltria
Via Giuseppe Mazzini, 69
47863 Novafeltria (RN)
Con liveticket i possessori del BONUS CULTURA,
possono acquistare i biglietti scegliendo la tariffa riservata.
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NOTHING_Nel nome del padre, del figlio e della libertà
Martedì 28/01/2025 dalle 21:00
Il nuovo spettacolo di Michela Lucenti e Balletto Civile, è tratto da Re Lear di William Shakespeare, che nelle mani del collettivo si trasforma in una drammaturgia coreografica ficcante, spigolosa, capace di inserirsi come un cuneo nelle pieghe della realtà, un duello fisico fra corpo e parola, movimento e spazio scenico.
Il titolo evoca il Niente pronunciato da Cordelia, la parola che dà inizio alla distruzione del conosciuto e che apre le porte al nuovo, al sovversivo, ad un ordine che non era prestabilito.
Teatro Sociale Novafeltria — Novafeltria
ARIEL
Sabato 08/02/2025 dalle 21:00
Alla luce dell’aurora, fredda luce planetaria, luce di corridoio o di sala d’aspetto, sala operatoria. Luce che tenta di ricacciare indietro le tenebre.
Una donna torna al momento della cicatrice. Quelle stratificazioni che vogliono ostinatamente essere cancellate e riportano all’attimo presente.
Quattro ombre la rievocano, la muovono, la giocano e giocano tutte le parti, si fanno microcosmo dei viventi, dove i corpi cambiano, dialogano, si contengono ed entrano in relazione. Piume, squame, rami, mani, vasi sanguigni, rocce, che il corpo materno esperisce umanamente nella sua carne. Corpo -
Teatro Sociale Novafeltria — Novafeltria
ZITTI TUTTI!
Giovedì 20/03/2025 dalle 21:00
Un uomo comune, vinto dal tormento e dalla nevrosi che passa in rassegna la sua vita. Una partitura vocale, una cascata di parole in dialetto romagnolo, implacabili e comiche che gli servono per raccontare di sé, del suo paese, la sua gente, i suoi figli, sua moglie, i tradimenti, il suo essere profondamente normale, un piccolo benestante. Quest’uomo vive finché parla, ma le sue parole diventano presto anima di una realtà vuota. E quando il flusso s’inceppa, la mente e il cuore scoppiano di solitudine e le parole si strozzano in gola.
Teatro Sociale Novafeltria — Novafeltria
"QUESTA VOLTA È MORTO MALE"
Venerdì 04/04/2025 dalle 21:00
Cos’è tutta questa eccitazione intorno alla morte? “Io manco, io moro” cantano i libretti d’opera, e mentre Violetta e Gilda muoiono sublimi in si bemolle, gli attori strisciano, implorano, guardano impavidi, esplodono sulle mine, si sacrificano per la salvezza del mondo, pregano, sfidano gli dei, si ripiegano, si illuminano o si addormentano all’appressarsi della fatal quiete.
Quando Molière morì in scena, narra un celebre aneddoto che una severa e fedelissima spettatrice esclamò: “Questa sera Molière è morto male!” Cosa voleva quella signora, cosa vogliamo dalla morte di un attore?
Teatro Sociale Novafeltria — Novafeltria
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NOTHING_Nel nome del padre, del figlio e della libertà
28/01/25
Il nuovo spettacolo di Michela Lucenti e Balletto Civile, è tratto da Re Lear di William Shakespeare, che nelle mani del collettivo si trasforma in una drammaturgia coreografica ficcante, spigolosa, capace di inserirsi come un cuneo nelle pieghe della realtà, un duello fisico fra corpo e parola, movimento e spazio scenico.
Il titolo evoca il Niente pronunciato da Cordelia, la parola che dà inizio alla distruzione del conosciuto e che apre le porte al nuovo, al sovversivo, ad un ordine che non era prestabilito.
ARIEL
08/02/25
Alla luce dell’aurora, fredda luce planetaria, luce di corridoio o di sala d’aspetto, sala operatoria. Luce che tenta di ricacciare indietro le tenebre.
Una donna torna al momento della cicatrice. Quelle stratificazioni che vogliono ostinatamente essere cancellate e riportano all’attimo presente.
Quattro ombre la rievocano, la muovono, la giocano e giocano tutte le parti, si fanno microcosmo dei viventi, dove i corpi cambiano, dialogano, si contengono ed entrano in relazione. Piume, squame, rami, mani, vasi sanguigni, rocce, che il corpo materno esperisce umanamente nella sua carne. Corpo -
LA MEDUSA È UN ISPESSIMENTO DELL’ACQUA
21/02/25
La medusa è il titolo di un concerto / performance sonora di Enrico Malatesta realizzata in collaborazione con Lucia Fontanelli.
Un’opera effimera e fluida, liberamente ispirata da Aqua Viva di Clarice Lispector . Nel lavoro di Enrico Malatesta - in cui il testo diventa suono e il suono diventa testo - le parole vengono liberate dal racconto per diventare una moltitudine di suono che evita la narrazione per svelare la potenza del silenzio, della risonanza di strumenti sonori (percussioni e oggetti) e della voce.
La presenza di alcuni dispositivi di registrazione e riproduzione del suono por
LA BALLATA DELLE FALENE
07/03/25
Una suggestiva rappresentazione in una scena popolata da una schiera di piccole creature: bambole che ritraggono scrittrici, letterate, poetesse di varie epoche. Due attrici entrano rumorosamente sul palcoscenico: una più bizzarra sostiene di sentire le loro voci e tenta di restituirle mentre l’altra più razionale insegue la semplicità del pensiero e sprona la sua compagna di scena a riprendere il filo dei suoi deliri letterari e a concentrarsi sul famoso saggio Una stanza tutta per sé. In un’atmosfera onirica compaiono poi altre anime e le due interpreti trasportano il pubblico in un potente
ZITTI TUTTI!
20/03/25
Un uomo comune, vinto dal tormento e dalla nevrosi che passa in rassegna la sua vita. Una partitura vocale, una cascata di parole in dialetto romagnolo, implacabili e comiche che gli servono per raccontare di sé, del suo paese, la sua gente, i suoi figli, sua moglie, i tradimenti, il suo essere profondamente normale, un piccolo benestante. Quest’uomo vive finché parla, ma le sue parole diventano presto anima di una realtà vuota. E quando il flusso s’inceppa, la mente e il cuore scoppiano di solitudine e le parole si strozzano in gola.
"QUESTA VOLTA È MORTO MALE"
04/04/25
Cos’è tutta questa eccitazione intorno alla morte? “Io manco, io moro” cantano i libretti d’opera, e mentre Violetta e Gilda muoiono sublimi in si bemolle, gli attori strisciano, implorano, guardano impavidi, esplodono sulle mine, si sacrificano per la salvezza del mondo, pregano, sfidano gli dei, si ripiegano, si illuminano o si addormentano all’appressarsi della fatal quiete.
Quando Molière morì in scena, narra un celebre aneddoto che una severa e fedelissima spettatrice esclamò: “Questa sera Molière è morto male!” Cosa voleva quella signora, cosa vogliamo dalla morte di un attore?
DALLA CUMBIA AL SAMBA, IN VIAGGIO PER I TROPICI
30/04/25
La Piccola Orchestra Orientabile è un collettivo musicale ad assetto variabile che propone un repertorio di cover ispirato all’America centrale e latina, con arrangiamenti personali in stile etno-world, concentrandosi perlopiù su brani afrocubani, samba e reggae.
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